CONSERVAZIONE E PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO E DELL’AMBIENTE COSTRUITO
Prof. Lucia Serafini
A.A. 2022-2023
PROGRAMMA DIDATTICO
1. Finalità
Obiettivo del corso è formare un esperto nel campo della conservazione e progettazione del paesaggio alle diverse scale. Il percorso formativo sarà strutturato tenendo conto della trasversalità della disciplina paesaggistica contemporanea, all’interno della quale la dimensione progettuale è orientata a conservare l'identità dei luoghi e a rafforzarne le potenzialità mediante l’utilizzo di strumenti tradizionali e/o innovativi.
Particolare attenzione sarà riservata alla conservazione e progettazione del territorio rurale, al ripristino e recupero di aree abbandonate e degradate all’interno dei centri storici.
2. Contenuti
Il corso è articolato in lezioni ex cathedra ed esercitazioni. Le lezioni fanno da supporto alle esercitazioni su specifici temi, e riguardano temi di storia del paesaggio – con particolare riguardo per l’arte dei giardini - questioni di metodo e di carattere generale, aspetti tecnici e di progetto.
La propedeuticità rispetto ai corsi di Disegno e di Storia del Paesaggio e dei Beni comuni costituisce la premessa necessaria per le attività del corso.
2.1 Programma delle lezioni
A. Fondamenti teorici
-Questioni terminologiche: conservazione, progettazione, paesaggio, ambiente.
B. Presupposti storici
-L’evoluzione del concetto di paesaggio e ambiente.
-Il Settecento e il contributo del romanticismo inglese. Il tema del giardino e del rudere
-Paesaggio e ambiente urbano. La lezione di Camillo Sitte e Gustavo Giovannoni
-La Carta di Venezia e l’allargamento dell’orizzonte della conservazione
-La Carta di Firenze sui giardini storici
-Dalla Convenzione europea del paesaggio al dibattito sulla transizione ecologica
C. Paesaggi culturali dell’Italia centrale
-Paesaggi tessuti. I centri storici
-Paesaggi di pietra. Le costruzioni a secco
-Paesaggi di argilla. Le case di terra
-Paesaggi di legno e di acqua. I trabocchi della costa adriatica
-Paesaggi delle infrastrutture. Tratturi e ferrovie
D. Il progetto di conservazione
-Piccola e grande scala: unità di metodologie
2.2 Programma delle esercitazioni
Le esercitazioni saranno svolte su temi di studio concordati con gli allievi e riguarderanno luoghi e aree urbane e rurali attentamente selezionate. Il percorso delle esercitazioni va dalla fase conoscitiva a quella progettuale e le sue tappe possono essere così sintetizzate: indagine storico-critica, rilievo grafico, analisi delle criticità, proposta di conservazione e restauro. Gli elaborati saranno revisionati settimanalmente dal docente e valutati come stati di avanzamento del lavoro nel suo complesso; dovranno essere conclusi entro la fine del corso e faranno parte integrante dell’esame finale. Le tavole saranno nel formato e nel numero suggerito dal docente, e dovranno riportare, fra le altre indicazioni –università, corso di studi, docente, anno accademico, tema di studio, argomento della singola tavola- i nomi degli autori per esteso. Una copia del lavoro, insieme a una copia su CD, sarà trattenuta dal docente per l’archivio del corso.
La verifica dei risultati raggiunti dagli studenti sarà in parte condotta durante il corso e in parte a conclusione di questo mediante l’ esame finale. L’esame sarà basato sulla discussione degli argomenti trattati a lezione e sul tema dell’esercitazione, con particolare riguardo per gli esiti progettuali conseguiti.
Bibliografia
Testi generali
C. Manfredi (a cura di), Le politiche di tutela del patrimonio costruito. Modelli a confronto in Europa, Mimesis, Milano 2017.
M. A. Sandulli (a cura di), Codice dei beni culturali e del paesaggio, nuova ed., Giuffrè, Milano 2012.
P. Baldeschi, Paesaggio e Territorio, Le lettere, Firenze 2011.
S. Settis, Paesaggio, costituzione, cemento, Einaudi, Torino 2010.
F. Rossi, Letture di paesaggio, Aracne Editrice, Roma 2010.
S. Settis, La tutela del patrimonio culturale e paesaggistico e l’art. 9 della Costituzione, Jovene editore, Napoli 2008.
Testi specifici
- Per il punto A
G. CARBONARA (a cura di), Trattato di restauro architettonico, Utet, Torino 1996 e anni successivi con riferimenti agli argomenti trattati nel corso. In part. I vol. pp. 3-101, III vol. pp. 527- 583.
- Per il punto B
C. Varagnoli, Appunti dalle lezioni, in www.restauroprogetto.it, con riferimento agli argomenti trattati.
G. Cartei (a cura di), Convenzione europea del paesaggio e governo del territorio, il Mulino, Bologna 2007.
- Per il punto C
C. Varagnoli, L. Serafini, C. Verazzo, I luoghi dell’abbandono. I centri minori dell’Abruzzo e del Molise (con), in ArcHistoR (Extra n.7/2020), a cura di M. A. Oteri e G. Scamardi, Atti del Convengo Internazionale (Reggio Calabria 7/9 novembre 2018), Un paese ci vuole. Studi e prospettive per i centri abbandonati e in via di spopolamento, pp. 260-291.
L. Serafini, Not just wood. The Fishing Machines of the Central Adriatic (con Noemi di Toro), in C. Bellanca, C. Antonini Lanari (a cura di), Roma, Capitale d’Italia 150 anni dopo. Preesistenze architettoniche-Aree archeologiche-Paesaggio, Convegno Reuso (Roma 1-2-3 dicembre 2021), volume secondo, Artemide Editore, Roma 2021, pp. 649-661.
L. Serafini, Fra glorie e dismissioni. Infrastrutture e paesaggi dell’Adriatico centrale, in La città globale. La condizione urbana come fenomeno pervasivo / The Global City. The urban condition as a pervasive phenomenon, a cura di Marco Pretelli, Rosa Tamborrino, Ines Tolic, AISU (Insights,1), Torino 2020, pp. 339-350.
L. Serafini, Paesaggio rurale e architetture “di terra”. Questioni di tutela e conservazione (con Ambra Lattanzio), in Mauro Balestrieri, Enrico Cicalò e Amedeo Ganciu (a cura di), Paesaggi rurali. Prospettive di ricerca, Franco Angeli Editore, Milano 2018, pp. 477-490.
E. Micati, La capanna abruzzese in pietra a secco. Museo delle genti d’Abruzzo, quaderno 20, Pescara 1990.
- Per il punto D
C. Varagnoli, L. Serafini, C. Verazzo, Pratiche di recupero dei centri abbandonati. Esperienze dall’Abruzzo e dal Molise (con Claudio Varagnoli e Clara Verazzo), in ArcHistoR (Extra n.7/2020), a cura di Maria Annunziata Oteri e Giuseppina Scamardi, Atti del Convengo Internazionale (Reggio Calabria 7/9 novembre 2018), Un paese ci vuole. Studi e prospettive per i centri abbandonati e in via di spopolamento, pp. 1160-1192.
M. de Vico Fallani, Il restauro dei giardini storici, in G. Carbonara (a cura di), Trattato di restauro architettonico, I aggiornamento, UTET, Torino 2007.
C. VARAGNOLI (a cura di), Conservare il passato. Metodi ed esperienze di protezione e restauro nei siti archeologici, Atti del convegno Chieti – Pescara 26-27 settembre 2003, Gangemi, Roma 2005.
F. Mazzino, A. Ghersi (a cura di), Per un’analisi del Paesaggio. Metodo conoscitivo, analitico, valutativo per operazioni di progettazione e di gestione, Gangemi, Roma 2002.
L. Scazzosi, Il Giardino opera aperta, la conservazione delle architetture vegetali, ALINEA editrice, Firenze 1993.
*Indicazioni bibliografiche supplementari saranno fornite durante il corso in funzione degli argomenti trattati
Continuamente presenti agli argomenti proposti dal corso sono gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenza Onu 2030, in particolare l’Obiettivo n. 11 (Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili).
Durante il corso ci saranno interventi di colleghi italiani e stranieri, su temi pertinenti la disciplina.