Corso di Laurea in Architettura
Corso di Progettazione Urbanistica
a.a. 2021-21
prof. Matteo di Venosa
Programma
Tema
Le coste sono per natura sistemi fragili e vulnerabili.
La forte pressione antropica associata alle molteplici forme di consumo ed uso del suolo (Rapporto Ispra 2019), ha sensibilmente incrementato i livelli di vulnerabilità strutturale e di esposizione al rischio dei territori litoranei.
Si pensi che nel nostro paese, oltre il 50% della popolazione nazionale vive in prossimità delle coste. I dati del secondo Rapporto sul Capitale Naturale (2018) rilevano che la densità di urbanizzazione della fascia costiera nei 500 m dalla linea della battigia è pari a 5 volte quella media nazionale (34% contro il 7%).
L’effetto antropico può produrre effetti negativi sull’equilibrio ambientale delle costa determinando un decremento dei servizi eco sistemici vitali per la vita degli organismi. Compresa quella degli uomini.
(p.e. sui fenomeni di erosione, di desertificazione, riduzione della biodiversità, ecc.)
Per quanto riguarda l’erosione. È utile ricordare che degli oltre 7.500km di litorale!italiano,il 47% rappresentato da coste alte e/o rocciose il 53% da spiagge; di queste ultime il 42% circa è attualmente in erosione
Gli effetti dei cambiamenti climatici (Rapporti IPCC e ISPRA), hanno accentuato le dinamiche di innalzamento delle maree, di ingressione marina, di subsidenza ed erosione, inquinamento dell’aria e dell’acqua. (Fai riferimento ai dati riportati nello “stato delle conoscenze” Elementi per una strategia nazionale peri cambiamenti climatici)
Tali fenomeni distruttivi sono destinati ad aumentare con inevitabili conseguenze sulla perdita delle risorse naturali, salute pubblica, sulla economia e sui comportamenti sociali.
Il Sendai Framework, adottato nel marzo 2015 in Giappone durante la terza Conferenza Mondiale ONU, sottolinea l’importanza della pianificazione urbanistica e territoriale nella prevenzione e gestione dei rischi disastri. Anche l’Agenda ONU 2030 (Obiettivo 14) mette in risalto l’importanza delle strategie di rafforzamento resilienza ai fini della tutela delle zone costiere e marine.
Le aree costiere sono territori fragili che richiedono di essere pianificati secondo un approccio olistico e strategico.
I principi di Gestione Integrata delle Zone Costiere (GIZC) sanciti con la Convenzione di Barcellona (1976, 2004) hanno promosso in tutti i paesi aderenti (tra cui lItalai) di un approccio integrato e multilivello per la pianificazione della aree costiere superando le limitazioni di natura amministrativa.
A livello internazione emerge con sempre più evidenza la necessità di concepire i piani per coste come strumenti flessibili e dinamici per la gestione integrata dei processi ambientali, sociali ed economici.
Si tratta di assumere il “tempo” e la “sicurezza” come nuovi materiali del progetto multiscalare che incrementa i gradi di resilienza dei sistemi urbani operando sulle reti e sulle relazioni; sugli suolo e sugli spazi aperti; sulle infrastrutture e sui servizi ecostistemici.
I temi appena descritti sono al centro del programma didattico del corso di Progettazione urbanistica 3 (a.a. 2019-20).
Caso studio
Gli studenti saranno chiamati a sviluppare un progetto urbanistico multiscalare assumendo come contesto di studio un tratto della costa adriatica salentina dove particolarmente accentuati appaiono i processi di consumo di suolo (associati a fenomeni di abusivismo) e di depauperamento e frammentazione della matrice ambientale di riferimento.
E’ stato rilevato, infatti, che in Puglia, ed in particolare lungo la costa adriatica della penisola salentina, il grado di artificializzazione degli ecosistemi naturali e semi-naturali residui è molto spiccato.
Questo tratto costiero rappresenta, dunque, un esemplare caso di studio entro cui saranno definite strategie progettuali di rigenerazione in chiave ecologica del contesti paesaggistici esistenti.
Obiettivi formativi
Si propone una sperimentazione coerente con gli obiettivi formativi previsti per la disciplina urbanistica al quarto anno del corso di laurea quinquennale in Architettura: In particolare:
- far acquisire la capacità di relazionare il progetto urbanistico alle differenziate ed interrelate condizioni di rischio ambientale della città e del territorio assunti come casi di studio;
- saper delineare i principali temi ed obiettivi delle trasformazioni auspicate, associando quest’ultime ad una visione territoriale sostenibile e condivisa;
- far conoscere le tecniche di sviluppo del progetto urbanistico e i procedimenti multiscalari e per fasi realizzative differenziate;
- far imparare a costruire la fattibilità del progetto urbanistico verificando le coerenze normative, istituzionali, economiche e territoriali e relazionando il programma progettuale ai principali strumenti delle programmazione e pianificazione vigenti.
Articolazione del corso
Il corso si articola in un programma coordinato di lezioni ed esercitazioni
Le Lezioni sono finalizzate a fornire allo studente i principali riferimenti teorici e metodologici per la comprensione del tema d’anno e per l’impostazione del progetto urbanistico nelle sue multi scalari dinamiche attuative.
Le Esercitazioni rappresentano momenti seminariali di confronto tra il docente e gli studenti per la verifica dello stato di avanzamento del percorso progettuale. Sono considerate esercitazioni: i sopralluoghi, la redazione in aula degli elaborati grafici, le revisioni dei lavori degli studenti, le consegne periodiche degli stati di avanzamento del lavoro. Le esercitazioni comprendono, inoltre,alcune comunicazioni ex cathedra che forniranno agli studenti le istruzioni operative per la redazione degli elaborati grafici (tavole).
Durante il corso sarà verificata la possibilità di un sopralluogo sulle aree di progetto.
Il corso prevede, inoltre, incontri con amministratori, esperti e studiosi del territorio scelto come caso di studio.
Il programma didattico sarà coordinato con alcuni seminari e workshop nazionali inerenti i principali temi del dibattito sulla pianificazione della ricostruzione post-sisma.
Modalità di verifica dell’apprendimento
Gli studenti redigeranno gli elaborati grafici previsti per sostenere l’esame finale organizzandosi in Gruppi di progetto di max 3 unità:
Le attività interpretative e progettuali saranno raccolta in n. 4 tavole ed un modello.
Gli elaborati grafici restituiranno i contenuti di un processo progettuale circolare ed interattivo in cui si alternano le fasi di: interpretazione del contesto, ideazione del progetto (concept), assetto proposto (masterplan), definizione dei criteri di qualità dello spazio pubblico urbano (progetto di suolo).
Il corso ha durata semestrale.
Le lezioni e le esercitazioni si svolgeranno esclusivamente nel primo semestre dell’a.a. 2018/2019. Gli esami di profitto sono fissati dal calendario, al di là del quale non sarà effettuata alcuna attività didattica aggiuntiva.
La frequenza alle attività didattiche è obbligatoria e costituisce, di per se, garanzia di ammissione al sostenimento dell’esame di profitto entro il semestre.
Gli studenti sono ammessi a sostenere l’esame in forma singola con la individuazione di strategie progettuali elaborate in gruppi.
Sono previste verifiche in corso obbligatorie secondo le scadenze programmate dalle attività didattiche. In corso fornirà agli studenti gli elaborati di base per lo sviluppo delle attività progettuali. Inoltre sarà messa a disposizione dello studente la Dispensa del Corso nella quale sono raccolte le lezioni ex cathedra.
Gli studenti sono tenuti alla consegna degli elaborati richiesti secondo le date previste. Le verifiche progressive obbligatorie costituiscono garanzia per continuare l’attività all’interno del corso e per l’acquisizione del titolo di frequenza che dà diritto a sostenere l’esame nei tempi previsti dal programma del corso.
L'esame di profitto è inteso come l'ultima consegna didattica offerta dal Corso allo studente.
Tutti gli studenti che avranno regolarmente frequentato il corso avranno titolo a sostenere l'esame nella data fissata.
L’esame consisterà nella verifica delle elaborati grafici e nella discussione di un testo e/o dispensa indicati durante il corso.
Bibliografia (provvisoria)
A. Breen, D. Rigby (1994)
Waterfront. Cities reclaim their edge, Mc Graw-Hill, New York
M. di Venosa M., Pavia R. (2012)
Waterfront. Dal conflitto all'integrazione, List Lab, Trento
M. di Venosa, R. Pavia (2015)
Studio di fattibilità per “Interventi di protezione costiera, riqualificazione e rigenerazione dell’affaccio a Mar Grande della città vecchia di Taranto in http://urbanpromo.it/2015/progetti/2015
G. Desfor, J. Laidley,2011
Trasforming urban waterfront: Fixity and flow, Routledge, New York, London
R. Valente, 1999
Frontiere tra terra e mare. La progettazione ambientale lungo la linea di costa, Liguori, Napoli